Anche quest’anno si riparte con il circuito virtuoso in cui bar e caffetterie proporranno ai propri clienti spremute di arance siciliane a un euro.

E, anche quest’anno, il Consorzio di tutela Arancia di Ribera DOP aderisce all’iniziativa di Cronache di Gusto, ritenendola utile per difendere l’identità di un prodotto che come pochi caratterizzano la Sicilia e per incentivare un maggiore consumo delle nostre arance che apporta tanti benefici, sostenendo l’economia di migliaia di produttori. “Credo che, sostiene Giuseppe Pasciuta – dovremmo convincere bar e ristoranti ad utilizzare gli agrumi siciliani per le loro spremute, sull’esempio dei vecchi chioschi dell’800 dove si servivano le spremute di agrumi. È fondamentale però dimostrare che il prodotto utilizzato è siciliano e tracciato, in modo da offrire al consumatore precise garanzie di sicurezza”.

I locali coinvolti esporranno le locandine dell’iniziativa e ognuno potrà beneficiare di una buona e salutare spremuta nel periodo migliore dell’anno e ad un prezzo assolutamente congruo. Sarà possibile sapere tutto sull’iniziativa consultando il sito bevisalute.it dove si potrà vedere l’elenco dei bar e delle caffetterie partecipanti. Ai primi di febbraio si terrà anche la conferenza stampa con l’assessore siciliano all’Agricoltura Antonello Cracolici e compagni di viaggio che per la campagna 2016, oltre al Consorzio di tutela dell’Arancia di Ribera DOP,  sono l’Istituto Zooprofilattico di Sicilia, la Coldiretti Sicilia, ElectroLux, l’azienda IceCube che produce ghiaccio certificato alimentare e la Direcas, altra azienda siciliana specializzata in software per locali pubblici per il controllo di gestione.

I bar e le caffetterie che aderiscono dovranno sottoscrivere l’impegno ad acquistare solo arance siciliane certificate, quindi forniture tracciabili. Chiunque fosse interessato per aderire può scrivere subito ad  eventi@cronachedigusto.it e sarà inserito nel circuito dell’iniziativa.

L’iniziativa ha un valore economico positivo perché contribuisce ad accorciare la filiera ed a consentire approvvigionamenti costanti nella quantità e nella qualità; ha un valore culturale perché l’arancia è uno dei simboli più importanti della Sicilia; ha un valore sociale perché la spremuta proposta ad un euro favorisce il consumatore finale; ed ha un valore salutistico perché bere spremute di arance di qualità fa certamente bene al nostro organismo.

Locandina