GLI ULTIMI DUE APPUNTAMENTI A MILANO E TORINO CON L’ARANCIA DI RIBERA DOP. BUONA DA BERE, BUONA DA MANGIARE

Sei giornate con l’arancia di Ribera DOP, nelle scuole e nei ristoranti d’Italia. Gli ultimi due appuntamenti con l’arancia di Ribera DOP, buona da bere , buona da mangiare, si terranno il 15 aprile a Milano e il 17 a Torino. Organizzato dal Consorzio di tutela dell’arancia di Ribera DOP e dalla Compagnia del Cibo Sincero ed in collaborazione con l’Assessorato Regionale Risorse Agricole e alimentari e l’Istituto Regionale del Vino e dell’olio. Obiettivo è far conoscere ed apprezzare le qualità salutistiche e gastronomiche dell’arancia bionda siciliana e delle altre produzioni tipiche dell’isola, grazie al progetto finanziato Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Commissario ad acta ex Agensud. Il programma di Roma prevede un appuntamento la mattina con “L’Arancia di Ribera DOP va a scuola” organizzata con il patrocinio del Comune di Milano presso l’Istituto Comprensivo Statale “Cuoco-Sassi”, plesso di via Corridoni con il dott. Giuseppe Bacchi e Martino Ragusa che incontreranno 250 bambini a cui verrà proposta un’informativa sui benefici del consumo di arance, con assaggi di spremute e distribuzione di un pieghevole che racconta la storia degli agrumi. La sera “A cena con l’Arancia di Ribera DOP”, serata gastronomica presso il Politecnico del Commercio e del Turismo di Viale Murillo 17, con piatti a base di arance, dall’antipasto al dessert, nel corso del quale Giuseppe Pasciuta, Presidente del Consorzio e Martino Ragusa, scrittore gastronomo, illustreranno le caratteristiche e le qualità dell’arancia di Ribera DOP, in particolare il suo uso gastronomico. Il programma viene ripetuto a Torino con l’appuntamento la mattina del 17 in una scuola primaria di Torino e la sera nella trattoria La Via del Sale in via San Francesco da Paola, 2 alle 20,30. Si concludono così le sei giornate informative e divulgative che hanno riscosso notevole successo nei precedenti appuntamenti con l’obiettivo di sottolineare l’eccellenza italiana dell’arancia di Ribera e promuovere un modello alimentare, educativo, di ristorazione rispettosi dell’ambiente, della salute, del gusto, delle tradizioni, della legalità, del lavoro e del reddito delle persone.