Report – Difesa biologica e integrata agrumi – Incontro tecnico

DSC_2161.jpgCon il secondo lancio di insetti utili per il controllo biologico dei parassiti degli agrumeti, coltivati nell’areale di Ribera, è ripartita la campagna di difesa biologica degli agrumi.

Per l’occasione, la SOAT di Sciacca e lo Sportello Verde di Ribera dell’Assessorato regionale delle Risorse Agricole e Alimentari, nell’ambito delle attività previste nella “Filiera agrumi – Iniziative per la diffusione di sistemi di difesa biologica e integrata”,  in collaborazione con la Biofabbrica di Ramacca dell’ESA, la Sopat di Ribera e il Consorzio di tutela dell’arancia di Ribera DOP, ha organizzato un incontro tecnico rivolto alle aziende agrumicole del territorio, condotte con sistemi di agricoltura biologica o di difesa integrata.

 

 

L’obiettivo dell’incontro è stato quello di intensificare la divulgazione e l’utilizzo di strumenti di difesa integrata e biologica, riducendo ed in alcuni casi annullando completamente l’uso dei pesticidi, nel rispetto dell’ambiente e del consumatore.

Grande è stata la partecipazione degli agrumicoltori, oramai consapevoli che la difesa delle colture dagli organismi dannosi, in particolare insetti e acari, non può essere realizzata esclusivamente con l’utilizzo di molecole chimiche di sintesi.

Questa consapevolezza va comunque alimentata ed aiutata attraverso molteplici azioni. Infatti la comprensione dei fenomeni di regolazione naturale che governa l’agrumeto (il nostro ecosistema) richiede conoscenze, attente osservazioni, maggiore impegno sia da parte dei tecnici che degli agrumicoltori.

Nel territorio sono 80 le aziende coinvolte con una superficie di 400 ettari coltivati ad arancia di Ribera DOP.

Nel corso di questi ultimi anni, infatti, si registra un notevole aumento di aziende coinvolte nell’uso degli insetti utili per il controllo di alcune specifiche avversità, ed in particolare della cocciniglia rossa forte e del cotonello, controllate biologicamente rispettivamente dall’Aphitys melinus il primo e dal Leptomastix dactylopii e Cryptolaemus montropuzieri il secondo.

Per tale motivo, è stato apprezzato il progetto di creare una biofabbrica a Ribera, da parte del direttore generale dell’ESA Maurizio Cimino, che possa servire ampiamente l’intero comprensorio agrumicolo dell’arancia di Ribera DOP.

Con questo secondo lancio, la biofabbrica di Ramacca ha fornito complessivamente 4.000.000 di  Aphitys melinus, Nelle prossime settimane sono previste ulteriori forniture alle aziende di insetti utili, coordinate dai tecnici dello Sportello verde di Ribera.

 

 

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