PUBBLICATO UNO SPECIALE SULLE ARANCE DI RIBERA DOP DAL QUOTIDIANO LA SICILIA

COMUNICARE IL MARCHIO E IL SUO TERRITORIO DI PRODUZIONE Anche quest’anno il Consorzio di tutela dell’arancia di Ribera DOP ha intrapreso diverse iniziative promozionali e di tutela grazie alle politiche promozionali sui marchi di qualità della regione siciliana e del Mipaaf. Tema dominante delle campagne promozionali è stato quello di comunicare il valore di un marchio e del suo territorio di produzione, con l’obiettivo di ottenere una maggiore visibilità e l’interesse da parte dei consumatori e operatori commerciali.Legare l’arancia di Ribera al proprio territorio non è oggi soltanto strategia di comunicazione commerciale, ma rappresenta un vero e proprio orientamento culturale, oramai collettivo, proiettato verso la riscoperta e la garanzia della qualità e della genuinità, che offre la possibilità di uno sviluppo integrato dei luoghi di cui questo prodotto è stato l’archetipo ed il rilancio economico ed occupazionale non solo in agricoltura, ma anche in altri settori a questa strettamente collegati.La DOP “Arancia di Ribera”, unico agrume ad avere ottenuto l’ambito riconoscimento, rappresenta non il punto di arrivo ma il punto di partenza per l’immagine di un prodotto che possiede tutte le caratteristiche necessarie per ottenere il giusto successo commerciale che merita. La sua valorizzazione potrà contribuire anche alla crescita di un territorio a forte vocazionalità agricola, agroalimentare e turistica. L’Arancia di Ribera è stata presente, infatti, alle principali manifestazioni fieristiche nazionali ed internazionali (MacFrut di Cesena, Macking di Milano, Artigiano in fiera di Milano, AGR-MI di Milano, Fruit Logistica di Berlino, Biofach di Norimberga, per citarne alcune), con lo scopo di dare maggiore sostegno alle aziende per l’export, ricercando nuovi potenziali clienti, favorendo l’incontro con gli operatori e le altre Istituzioni operanti nel settore al fine di costruire rapporti, sinergie e interazioni finalizzate alla commercializzazione e alla crescita del territorio di produzione. Il Consorzio di Tutela dell’Arancia di Ribera DOP cura anche l’organizzazione di attività promozionali nella GdO e le campagne di comunicazione attraverso i mass media sulle qualità organolettiche del prodotto arancia ed il suo impiego nella gastronomia. Molto interessanti sono state le iniziative che hanno coinvolto le scuole e il mondo della ristorazione, realizzate in collaborazione con la Compagnia Nazionale del Cibo Sincero. Lo slogan “Un sorso di salute con l’Arancia di Ribera DOP” lega da diversi anni l’Arancia di Ribera al binomio sport e salute, con la partecipazione a diverse manifestazioni sportive e culturali (Maratona delle Terre Verdiane di Salsomaggiore terme, iniziative di raccolta fondi per la Lilt), iniziative con il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) per la tutela del paesaggio. Un altro aspetto strategico su cui c’è il massimo impegno del Consorzio è quello di migliorare l’ organizzazione commerciale, attraverso un processo di adeguamento dei sistemi informativi per gestire la tracciabilità in tutti i processi produttivi e distributivi. L’obiettivo finale è quello di avere un sistema di tracciabilità dei flussi del prodotto, che permetta di tracciare e richiamare gli specifici lotti dei prodotti, anche in funzione della gestione ecosostenibile dell’agrumeto. Rafforzare la rete di produzione permetterà all’Arancia di Ribera DOP di affrontare le sfide dei mercati e di garantire un reddito adeguato ai numerosi produttori di un comprensorio agrumicolo che investe il territorio di 14 comuni ed in cui l’arancia rappresentare una tra le più importante risorse economiche.L’ARANCIA DI RIBERA DOP SECONDO MARTINO RAGUSAAnch’io posso dire di essere un produttore dell’arancia di Ribera Dop. Con la parola “produttore” esagero un bel po’, ma a me piace pensarlo, visto che in fondo mangio le “mie” arance. Avete presente quando a Totò chiedono “Avete prole?” e lui risponde “Sì, un prolo!”. Anch’io potrei dare la stessa risposta: ho un albero in giardino, e potete immaginare la tragedia tutte le volte che il maestrale fa cadere un frutto ancora acerbo. Ma il sapore di quelle che arrivano a maturazione mi ripaga di tutte le ansie, anche se non è facile neppure mangiarle, visto che finisco per conoscerle una per una. Cari amici, so che non mi sospetterete di campanilismo se vi dico che sono arance veramente speciali per il sapore dolce, la consistenza carnosa e il profumo intenso. Confesso che ho avuto qualche difficoltà a segnalarvele proprio perché mi sentivo “di parte”, ma va dato onore al merito e saper vincere il pudore quando è necessario. La nostra arancia si chiama Brasiliana, ma la potete trovare in commercio anche con il nome di Riberella e Washington Navel, Arancia di Ribera Dop. A raccontarmi la sua storia e farmi capire il motivo di tanti nomi è stato Giuseppe Pasciuta, presidente del consorzio di tutela. È una storia davvero interessante che vi propongo con le sue parole: “Nel 1870 in Brasile si produsse una mutazione naturale dalla varietà ‘Selecta’. Gli agronomi americani si accorsero subito che aveva doti particolari e la impiantarono negli Stati Uniti, nel River Side, dove venne chiamata Washington Navel. Il motivo del nome Washington è facilmente intuibile, ‘navel’ perché ha il polo opposto al picciolo a forma di ombelico, che in inglese si chiama ‘navel’. Questa caratteristica deriva dal fatto che in realtà si tratta di un doppio frutto derivato da un doppio ovaio. Basta aprire un’arancia per scoprire che all’interno degli spicchi normali si trovano spicchi più piccoli, irregolari e più dolci che sono quelli del frutto interno. Dall’America la nuova cultivar si diffuse in tutto il mondo. Ma a Ribera arrivò direttamente dal Brasile portata da un riberese, perciò continuiamo a chiamarla brasiliana, ed è un nome che ha solo qui e in nessuna altra parte del mondo. A differenza di altre varietà ‘navel’, cioè ombelicate, che si sono adattate bene in molte regioni temperate, la Washington ha dimostrato una scarsissima plasticità.Si può dire che oltre al Brasile dove è nata si sia adattata solo nel RiverSide e qui a Ribera. La Navelina e gli altri tipi di Navel Risanato (le altre ombelicate), si possono coltivare in tutto il Meridione d’Italia, ma la Washington Navel o Brasiliana, che è senza dubbio la varietà più pregiata, si trova solo qui. Basta spostarsi al di fuori del territorio di coltivazione dell’arancia di Ribera DOP per avere problemi di coltivazione, con frutti che diventano mollicci già ai primi di febbraio mentre qui la produzione si protrae fino a maggio, con caratteristiche qualitative di pregio. Allontanandosi di qualche chilometro addirittura non fruttifica”. Confesso che mentre Peppe Pasciuta mi diceva queste cose ero molto orgoglioso del mio unico albero capace di fruttificare da novembre a maggio, proprio come tutte le migliaia di suoi confratelli impiantati tra le valli del fiume Verdura e del Magazzolo. Ma per me la bontà della Brasiliana è un fatto scontato, perciò ho chiesto al mio dotto interlocutore di descrivermi le sue caratteristiche. “Sono la dolcezza e la consistenza ideale per un frutto da pasto” afferma Peppe “Il contenuto medio in succo del 40% e la tenerezza della fibra le conferiscono una ‘grana’ ideale per la mangiabilità. Ci sono arance che contengono fino al 50% di succo ma sono buone solo per le spremute e non rendono come arancia da pasto. Questa invece ha una doppia vocazione, restando primaria quella della tavola rispetto alla spremuta. Infine, particolare non trascurabile, è un’arancia apirena, cioè priva di semi, e di grande digeribilità”. Su questo, posso darvi la mia parola: quanto a digestione io stesso sono un soggetto difficile per le arance, di quelli che non le mangiano di sera. Con queste arance, mai avuto un problema. Qualunque sia la quantità e l’ora cui me le sono godute!

GLI IMPEGNI FUTURI DEL CONSORZIODi seguito ti elenco alcune delle iniziative che il Consorzio affronterà nei prossimi mesi: PIF – Progetti integrati di Filiera in cui sono coinvolti 20 aziende produttrici e confezionatrici dell’arancia di Ribera per un importo di € 3.000.000 con le misure del PSR Sicilia 2007-2014; Presentazione della Via della Zagara dell’Arancia di Ribera DOP, un percorso agro-gastronomico alla scoperta del territorio di produzione di 14 comuni; Costituzione di una Organizzazione di Produttori (OP). OP Riberella: una scelta obbligata ,questa sarà il tema che affronteremo presto nel nostro territorio, convinti sempre più della necessità che nel territorio operi una organizzazione di produttori che sia rappresentativa e possa utilizzare le risorse che la Unione Europea mette a disposizione; Sistema Agrumi Sicilia. Dopo l’accordo di filiera sottoscritto tra l’Assessorato Regionale Risorse Agricole e il Distretto Agrumi di Sicilia, occorre che tutto il sistema agrumicolo siciliano si organizzi con una strategia comune per affrontare il mercato globalizzato. Il Consorzio è impegnato con Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia per perseguire l’obiettivo di utilizzare e valorizzare le produzioni certificate IGP, DOP e biologiche agrumicole, valorizzazione delle forme di produzione aggregate e delle filiere che a partire dal presente accordo si danno programmi di sviluppo, internazionalizzazione attraverso formule di marketing territoriale e garantire adeguate remunerazioni alle produzioni regionali di agrumi siciliani.Formazione ed informazione ai produttori e confezionatori sulla tracciabilità, sulle produzioni di qualità, sui sistemi di produzione integrata e biologica, sulle emergenze fitopatologi che, quali la Tristeza e i tripidi degli agrumi; La sistemazione della rete stradale di tutto il territorio di produzione.